L’educatore professionale socio-pedagogico
L’educatore professionale socio-pedagogico

L’educatore professionale socio-pedagogico

Voglio iniziare a raccontarvi qualcosa di questa Figura Professionale a partire dalla citazione di una frase che trovo molto bella e significativa.

“L’unica buona educazione è quella che permette alle emozioni di essere libere”

(Alexander Neill)

Spesso abbiamo un’idea sbagliata dell’educatore. Lo vediamo come una figura che si occupa di animazione nelle ludoteche, come una persona che lavora solo con i bambini del nido o dell’infanzia, come un soggetto dedito ad insegnare le buone maniere…. Ebbene non è proprio solo questo, ma anche e soprattutto qualcosa di più, qualcosa di efficace e concreto…insomma una risorsa preziosa.

Occorre dunque pensare all’Educazione come ad un cammino, come ad un percorso o meglio come un’interazione positiva tra Educatore ed Educando, finalizzata alla relazione educativa. Come diceva Ralph Waldo Emerson, scrittore, filosofo e saggista statunitense del 1800 “ un educatore è un uomo che rende facili le cose difficili”.

Non è quindi una figura che si sostituisce al soggetto, ma un professionista che lavora con e per il soggetto nell’ottica di crescita, di aiuto, di consapevolezza.

Ragionare su termine Educazione a partire dalla sua etimologia latina, EDUCERE, ossia “tirar fuori ciò che sta dentro”, fa ben riflettere e capire il ruolo profondo che ricopre l’Educatore, cioè quello di far emergere le potenzialità di ognuno a partire dalle proprie risorse, in vista di un miglioramento tangibile.

CHI È L’EDUCATORE SOCIO PEDAGOGICO E DI COSA SI OCCUPA?

E’ un professionista che si occupa di relazione educativa, ossia dell’Educazione e della Formazione dell’Uomo nelle varie tappe del ciclo di vita al fine di favorire una crescita sociale e personale.

La relazione, per un Educatore, diventa lo spazio per eccellenza così come lo strumento del suo “Fare Educazione”. La relazione educativa si differenzia da altre tipologie di relazione perché si fonda su alcuni aspetti concreti e caratteristiche precise:

intenzionalità educativa: un’azione pensata ed in seguito messa in atto

attivazione di percorsi educativi personalizzati e finalizzati al raggiungimento di chiari, precisi e definiti obiettivi educativi

comunicazione positiva, dialogo

-empatia

-ascolto attivo

-comprensione

-osservazione

-interazione priva di direttività

La sua attività può riguardare diversi ambiti e contesti. In questo articolo però mi soffermerò sulla Consulenza educativa socio pedagogica.

QUAL È IL SUO OBIETTIVO?

La società odierna, come affermava Bauman in “Modernità liquida”, è complessa. Si assiste quotidianamente ad un liquefarsi di legami sociali, ad una mancanza di punti di riferimento stabili, ad una deresponsabilizzazione personale, ad una tendenza verso l’individualità intesa come impossibilità di rendere le scelte dei singoli delle risorse collettive, ad una dispersione culturale e relazionale, frutto di crisi ed insicurezze.

La vita sociale appare così frammentata ed instabile che, di conseguenza, anche il legame tra l’uomo e il mondo, diventa fragile. A subire tutto ciò è proprio la relazione educativa.

Per questo la Consulenza Educativa Socio Pedagogica si pone come ponte a sostegno dell’individuo inteso come persona dotata di propria personalità, della coppia di fatto o genitoriale, della famiglia e della scuola nella sua totalità (insegnanti, alunni…).

Pertanto, gli obiettivi di tale attività risultano essere quelli di :

  • Incrementare nel soggetto capacità decisionali al fine di scelte valoriali tali da consentire al soggetto di essere un creatore attivo della propria vita
  • Far emergere le potenzialità del soggetto, partendo dalle sue risorse personali
  • Sviluppare autonomia e senso di autoefficacia
  • Rinforzare le competenze proprie di ognuno
  • Semplificare e dare sostegno alla relazione educativa e alla 

ri-costruzione dei rapporti educativi, laddove essi risultino difficili, deficitari, frammentati o disorientati

  • Dare un senso all’azione educativa, intesa come possibilità per il soggetto di acquisire maggiore consapevolezza di sé, del proprio valore e delle proprie capacità; cioè l’occasione per vivere e vedere le cose in una chiave differente
  • Aiuto  nell’arginare l’ostacolo e nel superare le difficoltà percepite come tali, sulla scia dei propri bisogni educativi, in maniera tale da riportare equilibrio
  • Indurre flessibilità e propensione al cambiamento 

A CHI SI RIVOLGE?

Si rivolge a tutti gli individui bisognosi di definire e conseguentemente gestire il loro problema evolutivo e la loro relazione educativa. In particolare mi rivolgo a voi:

-GENITORI

-BAMBINI ED ADOLESCENTI

-INSEGNANTI

COSA FA NELLO SPECIFICO?

  • Sostiene i genitori in tutti i momenti difficili con i propri figli attraverso un’attenta analisi alle singole esigenze
  • Aiuta i bambini e gli adolescenti a raggiungere i propri obiettivi e traguardi scolastici
  • Promuove crescita  personale e sociale
  • Interviene in caso di conflitti educativi e relazionali e gestisce i processi di cambiamento( separazioni, difficoltà evolutive, passaggi scolastici, ciclo di vita, adolescenza) sulla relazione educativa
  • Potenzia le abilità cognitive e metacognitive
  • Lavora sulla relazione educativa
  • Progetta, gestisce e verifica interventi educativi e formativi rivolti alla persona, coppia, famiglia, scuola
  • Monitora e supervisiona interventi a valenza educativa socio pedagogica all’interno di ambiti come la scuola, dove non solo può intervenire nella gestione della classe e dei comportamenti problematici in essa, ma aiuta anche gli insegnanti a sviluppare delle abilità relazionali e didattiche al fine di garantire un ambiente scolastico il più sereno e produttivo possibile

IN CHE MODALITÀ PUÒ INTERVENIRE L’EDUCATORE SOCIO PEDAGOGICO E COME LAVORA?

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Il suo lavoro verte a produrre una crescita nel soggetto al fine di condurlo ad essere libero di esprimere la sua personalità, “tirando fuori” tutto sé stesso per “  volare in autonomia libero, sicuro e consapevole di sapere, saper fare, saper essere”

Il lavoro si concentra sulle caratteristiche sopra citate, quindi dopo un primo colloquio di osservazione e valutazione dei bisogni educativi e ,successivamente alla definizione di problematiche su cui lavorare , mezzi ed obiettivi per riequilibrare la relazione educativa, si passa alla presa in carico e all’inizio di un lavoro mirato e spinto al cambiamento.

Per realizzare tutto ciò risulta fondamentale una costante collaborazione indirizzata ad un’alleanza e ad  un  confronto con le figure di riferimento ( cliniche e/o educative-sociali) per condividere strategie e modalità efficaci di comprensione e gestione dell’intervento di consulenza educativa socio pedagogica.

Mi auguro di avervi dato qualche suggerimento e motivazione in più per riflettere sulla vostra relazione educativa e per potervi guidare al fine di “tirar fuori il meglio” di voi.

Dott.ssa Giulia Ceriani

Educatrice Professionale Socio Pedagogica- Esperta in Consulenza Educativa Socio Pedagogica

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